Mi faccio i fatti miei

Mi faccio i fatti miei

Scaricati nel lago d’Orta scarti della lavorazione di cromatura contenenti anche soda caustica. “luglio 2018” Si, è un uomo, un imprenditore, a cui non interessa ciò che accade fuori dalle sue mura ma solo liberarsi di ciò che per lui è scomodo.

http://www.lastampa.it

Purtroppo non è la prima volta

Lui, uno di noi, che magari ha una famiglia, dei figli e va in giro a parlare bene di questo e di quello e poi di nascosto, prima della chiusura settimanale della propria azienda di San Maurizio d’ Opaglio agisce in questo modo, è l’esempio concreto di come il pensiero razionale ci porti ad agire giustificando i nostri interessi!

Purtroppo è la logica del profitto, dove ciò che conta è solo il mio, il suo, il nostro. I valori della vita sono sempre più scavalcati da questo tipo di pensiero predominante dell’IO, che non guarda in faccia a nessuno, anzi a paura di guardare negli occhi gli altri.

I pesci stanno morendo

Dopo l’inquinamento la moria di pesci. Infatti dopo qualche giorno continuano ad emergere pesci a pancia in su, e questo mi riporta alla fine degli anni 80 dove a Omegna sulle sue sponde si vedevano galleggiare pesci morti, frutto di scarichi inquinanti di metalli pesanti e ammoniaca che avevano reso acide le acque del lago d’Orta, un tempo rinomate per la loro purezza e ricca diversità di pesci.

Questo fatto ha suscitato indignazione in tutto il territorio, anche perché rischia di compromettere parte del «liming», la grande bonifica effettuata con successo a partire dal 1989 coordinato dall’Istituto per lo studio degli ecosistemi del Cnr (Ise-Cnr). Nel lago, allora vennero immesse 15 mila tonnellate di carbonato di calcio finemente macinato in modo che scendesse poco alla volta verso la profondità per neutralizzare la massa d’acqua acida

http://www.ise.cnr.it

Le bellezze del territorio

In Italia abbiamo un territorio ricco di bellezze naturali e di storia che per colpa di certe persone viene denigrato o poco considerato. Per esempio Orta S. Giulio viene considerata la Portofino dei laghi italiani proprio per la sua bellezza romantica che ha ispirato scrittori come Mario Soldati, Piero Chiara, Umberto Eco, Eugenio Montale, Ernesto Regazzoni, Friederich Nietzsche o Gianni Rodari, ma non solo, si pensi che fin dall’800 buona parte degli scrittori che venivano in Italia si fermavano sul lago d’Orta perché per loro era una fonte d’ispirazione.

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In mezzo alle montagne c’è il lago d’Orta. In mezzo al lago d’Orta, ma non proprio a metà c’è l’isola di S. Giulio. Così comincia uno dei più bei racconti di Gianni Rodari “C’era due volte il barone Lamberto” ispirato a questa zona dove passò la sua infanzia. Ricordiamoci allora, ovunque noi andiamo di prestare attenzione all’ambiente circostante e alle sue bellezze e a quanto noi potremmo donare alla vita se solo cambiassimo punto di vista.

Ricordiamoci allora, ovunque noi andiamo di prestare attenzione all’ambiente circostante e alle sue bellezze e a quanto noi potremmo donare alla vita se solo cambiassimo punto di vista.

Non più prendere o avere ma condividere, ringraziando, intenti su cui si fonda la Vita, e che siamo qui per ricordare di vivere sempre di più.

Giovanni Alberganti

Pubblicato da Giovanni Alberganti

Esploratore della mente e dell'anima, autore di libri e blogger.